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1.
€ 32,00
EAN-13: 9788804743965
Peter Cozzens
Il guerriero e il profeta. La lotta eroica di due grandi capi indiani per il cuore dell'America
Edizione:Mondadori, 2022
Collana:Le scie. Nuova serie stranieri

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Prezzo di acquisto€ 32,00
Descrizione

Descrizione del libro

Il 5 ottobre 1813, in un'oscura foresta a nord del lago Erie, un proiettile esploso dal moschetto di un colono del Kentucky poneva fine all'esistenza di Tecumseh, il carismatico capo shawnee che per anni aveva guidato la più grande confederazione panindiana della storia degli Stati Uniti. Temibile guerriero e abile diplomatico, oratore eloquente e cacciatore provetto, Tecumseh godeva di un consenso così ampio tra gli indiani da rappresentare la più grave minaccia all'espansione americana a ovest dei monti Appalachi all'indomani della guerra di indipendenza. Tuttavia, la sua indiscussa leadership politica e militare non si sarebbe mai affermata senza quella rinascita spirituale delle popolazioni native di cui si fece promotore e interprete il fratello Tenskwatawa, il «profeta shawnee». Figura a lungo screditata e relegata nell'ombra - ex alcolista inetto e violento, millantatore bugiardo trasformatosi in santone ispirato e visionario -, Tenskwatawa seppe tuttavia elaborare una dottrina coerente e affascinante, caratterizzata da un sincretismo religioso in cui elementi del cristianesimo si fondevano a miti, leggende e rituali della tradizione indiana. Una dottrina volta a rigenerare la purezza morale e a preservare la cultura, la spiritualità  e lo stile di vita di un popolo che l'impatto con la «civilizzazione» dei bianchi rischiava di disperdere per sempre. Fu quindi grazie al Profeta che «il guerriero» Tecumseh riuscì a tessere la tela di quella vasta alleanza intertribale capace di opporsi - seppure fugacemente - alla marcia inarrestabile degli americani affamati di terre altrui verso il cuore del paese. Peter Cozzens, storico militare ed esperto di guerre indiane, con "Il guerriero e il profeta" affronta una fase della storia degli Stati Uniti oggi in parte dimenticata, un'epoca segnata dalla violenza e dal disprezzo della legge, preludio degli eccessi che mezzo secolo dopo portarono ai massacri di Sand Creek e di Wounded Knee. Un'epopea di sangue e di coraggio, di orgoglio e dignità . Una tragedia che a duecento anni di distanza grava ancora sulla coscienza dell'America.

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2.
€ 20,00
EAN-13: 9788804714644
Peter Cozzens
La terra sta piangendo. La grande epopea delle guerre indiane per la frontiera americana
Edizione:Mondadori, 2019
Collana:Oscar storia

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All'alba del 29 novembre 1864 le truppe al comando del colonnello John Chivington attaccarono di sorpresa il pacifico villaggio di Pentola Nera, trucidarono e mutilarono duecento Cheyenne, due terzi dei quali erano donne e bambini. Il massacro di Sand Creek fu il primo degli scontri che incendiarono le Grandi Pianure per circa un trentennio, portando all'esodo forzato degli indiani all'interno delle riserve. Non fu un genocidio, ma una spirale di violenza volta a cancellare una società  guerriera e intimamente mistica che mal si conciliava con una nazione in ascesa. Il progresso americano era fatto di ferrovie da costruire, oro da trovare, immense distese da convertire in terreni agricoli. La danza del sole fu soppiantata dal cristianesimo, la caccia al bisonte dall'allevamento dei bovini, il nomadismo dalla stanzialità . Questa, però, é una visione parziale della conquista dell'Ovest americano. Secondo Peter Cozzens, studioso di storia militare ed esperto di guerre indiane, occorre invece andare più in profondità  e far affiorare le ambiguità  di tutti i protagonisti, per evitare di cedere all'emozione compassionevole tipica delle narrazioni degli ultimi cinquant'anni sulla resa di capi tribù quali Cochise, Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa, Gambe di Legno e Toro Seduto. I pellerossa erano una costellazione di clan, spesso in lotta fra loro, non di rado scesi a patti con il «Grande Padre» di Washington per procurarsi sostegno contro i nemici. Le istituzioni furono tutt'altro che monocordi ma, anzi, vacillanti, indecise, deboli e incapaci di tenere a bada i delegati del governo federale sul territorio. L'esercito - mal equipaggiato, stremato dalla guerra civile, corrotto, incline all'alcol e alla diserzione - era composto di uomini arruolatisi per le ragioni più disparate, ognuno con le proprie ambizioni e debolezze. Così l'efferatezza di George Armstrong Custer, il pugno di ferro di William Sherman e la presunzione di Philip Sheridan si mescolarono alla fame di gloria di molte Giacche Blu, ma anche al turbamento di ufficiali come George Crook e Henry Carrington di fronte agli abusi brutali. Le vittorie indiane nel «massacro Fetterman» e al Little Bighorn, e i successi dei bianchi a Sand Creek e Wounded Knee, diventano quindi tasselli sanguinosi di una scena multiforme, in grado di sfumare i confini tra oppressori e vittime, colpevoli e innocenti. Basato in larga parte su fonti ancora inesplorate, "La terra sta piangendo" offre non una, ma tante storie della lunga conquista dell'Ovest, per farci comprendere quanto il dibattito su una delle pagine più violente e complesse della storia americana sia ancora ben lontano da una conclusione.

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3.
€ 32,00
EAN-13: 9788804686675
Peter Cozzens
La terra sta piangendo. La grande epopea delle guerre indiane per la frontiera americana
Edizione:Mondadori, 2018

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Descrizione del libro

Le guerre indiane sarebbero durate trent'anni oltre la fine della guerra civile, alterando per sempre la fisionomia fisica e politica dell'America. Peter Cozzens dà  voce a entrambe le parti in causa... Mette in luce le lotte intertribali per decidere se combattere o siglare la pace; indaga le vite monotone e squallide dei soldati di frontiera e la cultura della guerra degli indiani; scandaglia i dilemmi etici di generali il più delle volte solidali con i nativi loro nemici. Nel resoconto drammatico di episodi tragici e sanguinosi che spaziano da Wounded Knee alla guerra dei Nez Percés, dalla campagna della Sierra Madre alla battaglia del Little Bighorn, ci imbattiamo in una sfilza di personaggi indimenticabili, fra cui Custer, Sherman, Grant, in una moltitudine di ufficiali, soldati e agenti indiani, e in grandi capi pellerossa come Cavallo Pazzo, Toro Seduto, Geronimo e Nuvola Rossa con i guerrieri che li seguivano. «La terra sta piangendo» é la storia delle battaglie e dei negoziati che, pur spianando la strada all'emergere degli Stati Uniti come oggi li conosciamo, comportarono l'annientamento dello stile di vita indiano.

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